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17/07/2013 | Da settembre 2013 gli assicurati potranno chiedere l’attivazione, nel sito internet della loro compagnia, di un’area riservata per consultare in tempo reale la propria posizione assicurativa e l’attestazione sullo stato del rischio per la rc auto.

Arriva l’ “home insurance” che, come già avviene per l’home banking, consentirà ai clienti di accedere via web ad un’area riservata dove consultare tutte le informazioni sulla propria posizione assicurativa.

A partire dal 1 settembre 2013, gli assicurati potranno chiedere l’attivazione, nel sito internet della loro impresa di assicurazione, di un’area riservata, a cui accedere con modalità protetta, per consultare in tempo reale la propria posizione assicurativa, verificare le coperture in corso e le relative scadenze dei premi, conoscere il valore di riscatto della propria polizza vita o il valore delle prestazioni nel caso di prodotti assicurativi a contenuto finanziario, consultare e scaricare l’attestazione sullo stato del rischio per la polizza r.c.auto e ricevere alcune comunicazioni periodiche.

Il provvedimento pubblicato dall’IVASS – che dà attuazione all’articolo 22, comma 8, del decreto legge 18 ottobre 2012, n.179 recante “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese” – delinea i contenuti delle aree riservate ai clienti e le modalità di accesso, dettando principi di correttezza e trasparenza e lascia alle singole imprese la libertà di mettere a disposizione dei clienti funzioni ulteriori, come ad esempio la facoltà di procedere on line al pagamento del premio assicurativo.
L’home insurance mira a semplificare e velocizzare, mediante il ricorso allo strumento tecnologico, il rapporto con l’impresa di assicurazioni che diventa più immediato e trasparente, grazie anche alla possibilità di accedere alle informazioni in qualsiasi momento.

da www.carrozzeria.it

18/07/2013 | Secondo il presidente dell’ACI la Rc auto è un onere che incide fortemente sul bilancio familiare. Anche per l’Anfia sono troppe le spese che gravano sull’auto. Ma dal settore automotive arriva ben il 17% delle entrate fiscali dello Stato

L’ RC Auto è troppo cara. A sostenerlo è il presidente dell’ACI Sticchi Damiani, che ha chiesto al Governo iniziative che abbiamo come risultato tangibile un abbassamento del 20-30% della spesa per l’assicurazione. Secondo il rapporto ACI-CENSIS, la spesa media per automobilista si avvicini ai 740 euro.
“Si tratta di un onere che in tempo di crisi incide fortemente sul bilancio familiare – dichiara Sticchi Damiani – tanto da provocare un pericoloso aumento delle auto che circolano sprovviste di assicurazione, arrivate a superare i 3 milioni di unità secondo un’attendibile valutazione. Se a questo si aggiungono la piaga endemico delle frodi assicurative e gli alti costi dei risarcimenti per i danni fisici, abbiamo un quadro completo di quanto da anni avviene in Italia rispetto a Paesi come Germania e Francia, dove regole diverse e minori costi permettono agli automobilisti di pagare molto meno”.
Il presidente dell’ACI suggerisce di modificare il periodo entro il quale va chiesto il risarcimento per i danni derivanti da incidente stradale: attualmente è di 2 anni e ciò costituisce “un comodo incentivo per comportamenti fraudolenti”. La proposta dell’ACI prevede inoltre l’approvazione della tabella unica nazionale per i danni fisici dal 9 al 100 per cento e una nuova disciplina del danno morale ai superstiti, uniformandolo a quello riconosciuto negli altri Paesi europei.

Non sarà facile tuttavia ridurre i costi delle assicurazioni, ma anche di benzina, bolli e imposte. Dal settore automotive deriva infatti ben il 17% delle entrate fiscali dello Stato, ovvero 73 miliardi di euro. Un valore in continua crescita, come emerge da uno studio dell’Anfia, e che fra carburanti, Iva, pedaggi autostradali, incassi delle multe, premi assicurativi e imposte provinciali e bollo rende l’Automotive il “primo contribuente italiano”.
Per il presidente Roberto Vavassori «la fiscalità automotive ha contribuito per un punto percentuale in più in soli quattro anni e la sua incidenza sul Pil continua a essere la più elevata fra i principali paesi europei: 4,4% contro una media di 3,3». Fra le varie voci sono i carburanti a incidere più di tutti: 37,37 miliardi di euro soltanto l’anno scorso, quando la pressione fiscale su benzina e diesel è aumentata moltissimo

da www.carrozeria.it

16/07/2013 | Non sono passati gli emendamenti 84.8 e 84.93 del “decreto del Fare”, che avrebbero messo in serie difficoltà i carrozzieri modificando i tempi di risarcimento sui sinistri RCA.

Gli emendamenti 84.8 e 84.93 del cosiddetto “decreto del Fare” – che chiedevano di ripristinare la mediazione obbligatoria in ambito RC Auto – sono stati soppressi.
Federcarrozzieri, che nei giorni scorsi aveva inviato una lettera al Presidente della Commissione Bilancio e ai membri della commissione (invitando anche gli associati a inviare una mail ai parlamentari della Commissione Bilancio), si dice soddisfatta dell’esito della votazione.
Se gli emendamenti fossero “passati” avrebbero infatti messo in seria difficoltà le carrozzerie indipendenti, ma anche i fiduciari, modificando i tempi di risarcimento sui sinistri RCA. In particolare le carrozzerie che adottano una libera tariffa di manodopera e un libero tempario, potevano trovarsi in seria difficoltà nell’incassare l’intera fattura, rischiando ogni volta di attendere i tempi della mediazione per ottenere una liquidazione in alcuni casi solo parziale.

Questa lettera inviata alla Commissione Bilancio